“DIO PADRE RIVELA A SANTA ILDEGARDA DI BINGEN IL VERO CENTUPLO, IL RINNEGAMENTO DI SE STESSI E COSA VUOL DIRE PORTARE LA PROPRIA CROCE” state attenti a quelli che vi parlano di Cristo ma che in realtà non seguono la via stretta della santità e assomigliano agli scribi e ai farisei, a sepolcri imbiancati, i quali di fuori appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putredine, pieni d’ipocrisia e d’iniquità (Matteo 23)

ATTENTI A QUELLI CHE NON VI DICONO CHE BISOGNA STACCARSI DAL PECCATO PER TROVARE LA VERA PACE, LA VERA SODDISFAZIONE DEL CUORE, COMBATTENDO VIRILMENTE CONTRO LE TENTAZIONI E IL DEMONIO; ATTENTI A QUELLI CHE TOLLERANO IL PECCATO, CHE NON VI UMILIANO E NON VI PARLANO DELL’ INFERNO, DEL COMBATTIMENTO SPIRITUALE. ATTENTI A QUELLI CHE NON VI RICHIAMANO ALLA PREGHIERA COL CUORE( AL ROSARIO in particolare), AI SACRAMENTI E AI NOVISSIMI OSSIA MORTE, GIUDIZIO, INFERNO, PARADISO.

IL VOSTRO PARLARE SIA SI SI, NO NO. TUTTO IL RESTO VIENE DAL MALIGNO (Matteo 5,37)

ALLA SERA DELLA VITA SAREMO GIUDICATI SULL’AMORE( San Giovanni della croce) NON SUI BEI DISCORSI E LE APPARENZE, CIO’ CHE CONTA E’ AVERE AMATO!

Chiunque avrà lasciato la casa, i fratelli e le sorelle, il padre e la madre, la moglie e i figli e i campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e possiederà la vita eterna.

PARLA DIO PADRE:

Si interpreti così: Ogni fedele che lascerà la casa, cioè la propria volontà, e i fratelli, cioè i desideri della carne, e le sorelle, cioè il gusto dei peccati, e il padre, cioè il piacere carnale, e la madre, cioè l’amplesso dei vizi, e la moglie cioè l’avidità, e i figli, cioè la rapina e il furto, e i campi, cioè la superbia, per la gloria del mio nome, volgendosi a me che sono il figlio di Dio e il salvatore degli uomini, riceverà cento volte tanto nella pace della mente e del corpo, poichè avrà allontanato da sè tutte le preoccupazioni mondane e sarà venuto al mio seguito. Perciò tutte queste cose gli saranno ridate nel suo ministero. La prima cosa da abbandonare è la casa, cioè la propria volontà, in cui l’uomo tranquillamente fa quello che vuole, come chi sta tranquillo in casa propria. Poi i fratelli, cioè i desideri della carne, che stanno insieme alla volontà propria; e poi le sorelle, cioè il gusto dei peccati, che sempre e ovunque segue i desideri della carne. Di seguito il padre, che sta a indicare il piacere carnale, che trae piacere dai desideri della carne; e dopo tutti questi la madre, cioè l’amplesso dei vizi, che in tutte le cose ò strettamente unito al piacere carnale; e poi la moglie, cioè l’avidità, che imita l’amplesso dei vizi senza mai saziarsi, come fa il marito che ha preso moglie e ricade continuamente nell’avidità e nel bisogno. E dopo i figli, cioè la rapina e il furto, che seguono l’avidità, come fa chi vuole accumulare ricchezze per i propri figli; e infine i campi, cioè la superbia, che si adopera a difendere la rapina e il furto; poichè quando uno si è impadronito impunemente di cose acquisite con ingiustizia, comincia a insuperbirsi e a diventare arrogante.

Ma quando i fedeli rigettano da sè tutto questo, ricevono in grande abbondanza qualcosa di migliore, come si è detto, e possiedono la vita eterna nella beatitudine inesauribile, perchè per amore di Dio scelgono di non appartenere più al mondo (uccidendo la loro sensualità e l’amor proprio) e aspirano alle cose celesti. E chi per Dio abbandona se stesso e la sua stirpe e i suoi figli, come fece Abramo, per ogni cosa che i suoi occhi vedono e a cui tende il suo cuore riceve un premio centuplicato; come si dice a proposito di Maria Maddalena: Le sono stati rimessi molti peccati, perchè ha molto amato; perchè, umiliando tutta se stessa dalla sommità del capo fino alla pianta dei piedi , fu ampiamente ricompensata di ogni singola cosa. Per questo chi fa come lei riceverà come ornamenti tutti gli affanni sopportati, come l’opera dell’artefice decorata con eleganza, e alla fine raggiungerà le gioie del cielo. Queste cose la vecchia legge le ignorava, poichè non arrivava fino all’umanità del Salvatore; ma la legge nuova le racchiuse tutte fedelmente in sè. Poichè il figlio di Dio, che fu generato nel fuoco dello Spirito Santo da sua madre, a cui il concepimento umano rimase estraneo, insegnò la retta concezione della vita spirituale, cioè che l’uomo si imponga limiti e si santifichi, e scegliendo questo modo di vita viva in società con gli angeli; perchè FU PROPRIO IL FIGLIO DI DIO CON LA SUA UMANITA’ CHE LIBERO’ L’UOMO E LO RICONDUSSE ALLE GIOIE DEL CIELO. Dio creò inoltre la vita delle virtù, che risiedono nella mente viva degli uomini che si elevano al di sopra della terra, e sono mobili perchè non cessano mai di convertirsi dal male al bene e procedono di virtù in virtù verso la perfezione. Queste virtù le produssero quelle acque su cui discese lo Spirito Santo , e cioè gli apostoli delle genti e mostrarono come si vive la vita celeste, che vola in alto come le nubi, oltrepassando tutte le cose terrene nel potere delle virtù, come dice il figlio mio nel Vangelo: Nella casa del padre mio vi sono molte dimore.  Si interpreti così: Il figlio di Dio, promettendo la vita eterna a quelli che hanno fede in Lui, disse: Nella casa celeste, che appartiene al padre mio, vi sono molte stanze a seconda del merito degli uomini, sicchè chiunque può stabilirvi la propria dimora, IN BASE A COME NELLA VITA AMA E RICERCA DIO”.

Infatti DIO molto si compiace in chi RINNEGA SE STESSO agendo come se non fosse un uomo, e anche se non riesce del tutto a liberarsi dal gusto dei peccati nel vaso del proprio corpo, tuttavia riporta la vittoria sui desideri corporali per amore di Cristo e per la speranza che dà la vera fede nella sua passione; infatti COSTUI DA’ IL SUO ASSENSO ALLO SPIRITO PIU’ CHE ALLA CARNE. La sua dimora è adorna di innumerevoli decorazioni per l’impegno con cui lotta con se stesso per riporteare la vittoria; per ognuna di queste lotte riceverà un premio e trarrà godimento dalle cetre viventi, perchè Dio non dimentica nessuna di queste imprese FATICOSE ma SPLENDIDE.

E se tutte le armonie celesti ammirano Dio e lo lodano, anche l’uomo terreno, che viene dalla terra, grazie alla fede può far penetrare il suo sguardo fino a quell’altezza in cui Dio risiede. E la stessa lode risuona al di sopra del cielo con tanti strumenti musicali diversi, per celebrare le meraviglie che Dio opera in tal modo nell’uomo. L’uomo in cui Dio opera è di quelli che, avendo lasciato il mondo, con la rugiada dello Spirito Santo riempiono il mondo intero di buoni convincimenti e con la grazia dello stesso Spirito attirano a sè folle di uomini, per farli rinascere in Dio mediante le loro parole e opere. Quest’uomo è pieno di gioia nei confronti di tutto; e come l’acqua, che è necessaria agli uomini perchè provvede a tutti i loro bisogni, così quest’uomo è un sostegno per tutto il resto del popolo. E però, come la fecondità della terra si esplica nella generazione, così Dio ha stabilito che gli uomoni vengano procreati l’uno dall’altro. E come lo stesso Dio all’inizio della creazione creò la terra e le acque, così volle che anche gli uomini fossero divisi in due parti, una per procreare figli, l’altra perchè si astenesse dalla procreazione indossando la tunica del figlio di Dio. E anche i laici, che nel nome di Dio ascoltano i loro maestri che li custodiscono come fanno gli angeli con gli uomini , vengono ornati da Dio con ogni gaudio secondo i loro meriti nella gioia celeste. Per questo anche gli spirituali si compiacciono molto di essi, e così fanno gli angeli, perchè sono loro Amici.

Dal libro delle opere divine (Liber divinorum operum) prima visione della seconda parte, capitolo XXXIX.

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