VISITAZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA: “Andò in fretta da Elisabetta: Maria ha sempre fretta di fare il bene. Con deliberata sollecitudine diviene la prima infermiera della civiltà cristiana”

Amici di Fulton John Sheen

Uno dei più bei momenti della storia fu quando una donna gravida si incontrò con un’altra donna gravida, quando due donne incinte divennero i primi araldi del Re dei re. Tutte le religioni pagane cominciano con gli insegnamenti di adulti: il cristianesimo comincia con la nascita di un bambino. Da quel giorno fino a oggi i cristiani sono stati sempre i difensori della famiglia e dell’amore della prole. Se mai ci fossimo messi a scrivere ciò che ci aspettavamo da Dio, certamente l’ultima cosa che ci saremmo aspettata sarebbe stata di vederlo imprigionato per nove mesi in un ciborio di carne, e la penultima che “il più grande tra i nati di donna”, mentre era ancora nel seno di sua madre, salutasse il Dio-uomo ancora nella sua prigione. Ma questo è proprio quanto accadde durante la Visitazione.

All’Annunciazione l’angelo disse a Maria che sua cugina Elisabetta stava per divenire madre…

View original post 984 altre parole

LA MESSA È IL PIÙ GRANDE EVENTO NELLA STORIA DELL’UMANITÀ, È IL CULMINE DELLA LITURGIA CRISTIANA: “L’unica Azione Santa che trattiene l’ira divina dal mondo peccatore, poiché innalza la croce tra cielo e terra”

Amici di Fulton John Sheen

L’atto più sublime nella storia di Cristo è stata la sua morte. La morte è sempre importante, poiché sancisce un destino. Ogni uomo che muore cattura l’attenzione. Ogni scena di morte è un luogo sacro. È la ragione per cui la grande letteratura del passato che ha toccato le emozioni che circondano la morte, non è mai passata di moda. Ma di tutte le morti a memoria d’uomo, nessuna è stata più significativa della morte di Cristo. Chiunque altro sia venuto al mondo, è venuto per vivere; Nostro Signore è venuto a morire. La morte ha costituito un ostacolo nella vita di Socrate, ma il coronamento della vita di Cristo. Egli stesso ha detto di essere venuto «per dare la propria vita in riscatto per molti»; che nessuno gli avrebbe tolto la vita, ma Egli stesso la offriva da sé (Mt 20,28; Gv 10,18). Se allora la morte è stata…

View original post 1.621 altre parole

GESÙ OGGI È PIÙ VICINO A NOI IN CONFRONTO A 2000 ANNI FA. CRISTO È PRESENTE E VIVE ORA SULLA TERRA CONCRETAMENTE E REALMENTE…MA COME?

Amici di Fulton John Sheen

-STRAORDINARIA MEDITAZIONE DI FULTON SHEEN-

“Come Cristo vive oggi in noi”

Quanto spesso sentiamo delle anime lamentarsi di essere così distanti dalla Galilea e lontane da Gesù. Il mondo è pieno di uomini e donne che pensano a Nostro Signore solo ed esclusivamente secondo ciò che i loro occhi possono vedere e le loro mani possono toccare. Quanti sono coloro che, a partire dalla verità del fatto che Egli è stato un grande Maestro dalla straordinaria influenza, che ha camminato su questa terra duemila anni fa, ricostruiscono il panorama del lago e delle colline della Galilea e si servono al meglio della propria immaginazione per descrivere le esatte circostanze della sua vita terrena; ma si fermano qui nell’apprezzarne la vita. Hanno imparato a pensare abitualmente a lui come a un personaggio della storia umana, come Cesare, Washington o Maometto; pensano a lui come qualcuno che è vissuto sulla terra e…

View original post 884 altre parole

-IL DIAVOLO- IL VIDEO DELLA STRAORDINARIA CATECHESI DI FULTON SHEEN CON I SOTTOTITOLI IN ITALIANO… DA NON PERDERE! BUONA VISIONE!

Amici di Fulton John Sheen

-IL DIAVOLO-

IL VIDEO DELLA STRAORDINARIA CATECHESI DI FULTON SHEEN CON I SOTTOTITOLI IN ITALIANO… DA NON PERDERE! BUONA VISIONE!

Per il testo della traduzione cliccare qui: ://amicidifultonsheen.wordpress.com/2021/03/23/la-catechesi-profetica-di-fulton-sheen-lanticristo-lazione-del-diavolo-nella-chiesa-e-sulle-anime-il-concilio-vaticano-le-divisioni-allinterno-della-chiesa/

View original post

PENTECOSTE: “LA DISCESA DELLO SPIRITO SANTO SUGLI APOSTOLI E LA NASCITA DELLA CHIESA, IL CORPO MISTICO DI CRISTO”. PERCHÉ GESÙ NON È RIMASTO SULLA TERRA NELLA SUA PRESENZA FISICA E VISIBILE?

Amici di Fulton John Sheen

-La discesa dello Spirito Santo sugli apostoli-

Molti hanno desiderato che Nostro Signore fosse rimasto sulla terra, per poter sentire la Sua voce, vedere i Suoi occhi compassionevoli e portare i nostri figli a essere benedetti dalle Sue mani. Ma Egli disse: “È bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma quando me ne sarò andato, ve lo manderò”.

Se Nostro Signore fosse rimasto sulla terra, sarebbe stato solo un esempio da copiare, non una “Vita” da vivere. Ritornando al suo Padre celeste, Egli poteva allora inviare sia dal Padre che da se stesso lo Spirito Santo che lo avrebbe fatto vivere sulla terra nel suo nuovo corpo, che è la Chiesa. Il corpo umano è composto da milioni di cellule, eppure è uno solo perché vivificato da una sola anima, presieduto da una testa visibile e…

View original post 918 altre parole

LA CRESIMA È IL SACRAMENTO DEL COMBATTIMENTO CONTRO IL MONDO, LA CARNE E IL DIAVOLO: LO SPIRITO SANTO CI RENDE SOLDATI DI CRISTO NELL’ESERCITO DELLA CHIESA!

Amici di Fulton John Sheen

Le parole di Nostro Signore sull’invio dello Spirito di verità che amplierà la nostra conoscenza di lui, prova che l’intera verità non può rientrare in parole scritte. La Pentecoste non è stata la discesa di un libro, ma di vive lingue di fuoco. Il sacramento della Confermazione smentisce quanti dicono che «il discorso della montagna era sufficiente per loro». L’insegnamento di Nostro Signore registrato nei Vangeli, fu implementato, completato e rivelato nel suo senso più profondo dallo spirito di verità che egli ha donato alla sua Chiesa. Certamente conosciamo Cristo leggendo i Vangeli, ma scopriamo il significato più autentico delle sue parole e conosciamo Cristo più pienamente quando abbiamo il suo Spirito.

Soltanto mediante lo Spirito riconosciamo che egli è il divino Figlio di Dio e il Redentore dell’umanità: «Quelli che si lasciano dominare dalla carne non possono piacere a Dio. Voi però non siete sotto il dominio della carne…

View original post 1.286 altre parole

UN NUOVO E IMPERDIBILE LIBRO DI FULTON SHEEN: “SIGNORE, INSEGNACI A PREGARE”

Amici di Fulton John Sheen

Nel corso della storica carriera dell’arcivescovo Fulton Sheen, migliaia di persone si sono avvicinate a lui con una semplice richiesta: “Insegnaci a pregare”. Ora, per la prima volta in assoluto, i suoi saggi insegnamenti sulla preghiera sono stati raccolti in un unico volume per aiutarvi a perfezionare le vostre preghiere e renderle ciò che devono diventare: una santa abitudine quotidiana.

Per prima cosa ci sono le profonde riflessioni del Vescovo Sheen sulla preghiera del “Padre Nostro” e la sua indispensabile connessione con le Sette Ultime Parole di Cristo dalla Croce. Poi il vescovo Sheen svela le ricchezze, spesso trascurate, di altre preghiere cattoliche quotidiane, trasformandole da semplici recitazioni in potenti momenti di comunione con Dio.

Con il suo aiuto, poi viaggerai attraverso il Santo Sacrificio della Messa, con l’opera “Il Calvario e la Messa”, imparando a portare pace alla tua anima e ad essere più aperto e disponibile alla grazia…

View original post 1.349 altre parole

-L’EUCARISTIA È IL CIBO DELLA NOSTRA ANIMA- L’Eucaristia è al di sopra di tutti gli altri sacramenti: è il sacramento della fede

Amici di Fulton John Sheen

«Se tu non mangi la carne del Figlio dell’uomo e non bevi il suo sangue, non avrai la vita in te»

L’uomo ha un’anima così come ha un corpo. La sua parte spirituale richiede un cibo che è al di sopra di quello materiale, fisico e biologico. (…)
L’anima umana, essendo spirituale, richiede un cibo spirituale. Nell’ordine della grazia, questo cibo divino è l’Eucaristia, o la comunione dell’uomo con Cristo e di Cristo con l’uomo.

Non si tratta di qualcosa di contrario alla legge naturale, poiché se gli elementi chimici potessero parlare, direbbero alle piante: «Se non mi mangerai, non avrai la vita in te». Se la pianta potesse parlare, direbbe all’animale: «Se non mi mangerai, non avrai la vita in te». Se l’animale, la pianta e l’aria potessero parlare, direbbero all’uomo: «Se non mi mangerai, non avrai la vita in te».

Con la stessa logica, ma parlando dall’alto e…

View original post 1.022 altre parole

NON DUBITIAMO DELLA SANTITÀ E DIVINITÀ DELLA CHIESA A CAUSA DEGLI SCANDALI E DEI TRADIMENTI: Come Cristo, la Chiesa soffre ed è crocifissa…È giusto e naturale che la Chiesa abbia i suoi giorni di passione come li ebbe Cristo!

Amici di Fulton John Sheen

Possiamo dire che Cristo, nel Suo corpo umano insegnò, governò e santificò, e continua a operare allo stesso modo nel Suo corpo mistico, e gli insegnamenti della Chiesa sono gli insegnamenti infallibili di Cristo; i suoi ordini sono ordini divini di Cristo; e la sua vita sacramentale è la Vita Divina di Cristo. La Chiesa, dunque, è la continuazione dell’Incarnazione di Cristo. Non è un istituto, come una banca, nè una organizzazione, come un club, ma una vita e un organismo; non qualcosa di orizzontale che si dirama dagli Apostoli in quanto uomini a noi, uomini al pari di loro, ma qualcosa di verticale in cui la Vita Divina discende prima da Dio a Cristo, e poi a noi nella Chiesa.

II Vangelo rivive perciò nella presenza di Cristo nel Suo nuovo corpo che è la Chiesa. Proprio come il Suo corpo umano fu soggetto alle debolezze fisiche, si sentì…

View original post 1.134 altre parole

I PECCATI DELLA CARNE, L’IMPURITÀ E LA LUSSURIA ATTIRANO I FLAGELLI DI DIO: “È un fatto che nessun peccato è colpito più severamente da Dio quanto quello dell’impurità; i più spaventosi flagelli che l’umanità ricorda, sono dovuti a questo peccato, le più gravi angustie della vita hanno questa triste radice. Le calamità del mondo, la rovina di tante città, i terremoti, le pestilenze, le guerre, la fame, hanno origine dall’impurità.” DON DOLINDO RUOTOLO

(Distruzione di Sodoma e Gomorra)

Gli uomini antidiluviani furono colpiti per l’impurità, ma i Sodomiti erano come l’emblema stesso dell’impurità più degradante, perchè contraria alle leggi della vita, e perciò Dio li colpì col fuoco. Il Signore è inesorabile con l’impurità, perché questo è il peccato che più direttamente contrasta il suo Amore. Egli ci ama immensamente e ci ha fatti liberi per avere il nostro amore. L’amore suo vuol riversarsi in noi e l’amor nostro deve rifondersi in Lui. Egli ci lascia liberi, ma è geloso di questo amore perchè è proprio l’amor suo che vuol renderci sommamente felici nella sua eterna felicità.

Ora, che cosa contrasta di più l’amore di Dio quanto l’impurità? Quando il nostro cuore s’infanga, quando si riempie di un amore estraneo al Signore, quando si concentra nelle creature o peggio in se stesso, senza dare adito al Creatore, allora è stretto da ogni parte da tribolazioni, che sono le voci dell’Amore che picchia alle sue porte per entrare. L’amore umano dev’essere dominato da Dio, poiché questo è diritto dell’Eterno Amore. Il Signore ci ha dato la legge della carità, perchè noi lo amassimo nel prossimo, ed ha santificato il Matrimonio rendendolo Sacramento, perchè la funzione dell’amore umano si mutasse in funzione del divino amore.

Egli così non ha menomato la nostra libertà, ma nello stesso tempo ha salvaguardato i diritti del suo amore, che sono imprescrittibili. Egli, può dirsi, ci lascia liberi in tutto e sembra quasi assente da noi, fuorché nell’amore, perchè ci ama e vuole essere amato. L’amore Suo si fa sentire appena è offeso, reagisce, c’insegue, ci percuote, ci ricaccia nelle più tormentose angustie ma non cede. L’impurità lo contrasta in questo amore, ed Egli l’insegue e la combatte fino alla distruzione. Egli è vigilante amore anche quando le creature si uniscono santamente; le tribolazioni della carne, proprie dei coniugi, delle quali parla S. Paolo (I Corint. VII, 28), sono l’amor vigilante di Dio che impedisce il pieno riversarsi di una creatura nell’altra, che le costringe a ricercarlo fuori dei diletti della carne o delle effimere armonie della vita.

Non lo vediamo noi che l’amore troppo vivo ed ardente fra due creature è troncato presto dal Signore, e che persino l’amore materno o paterno troppo concentrato nel figliuolo è spezzato dalla morte? Se Dio fa questo con l’amore benedetto da Lui, che cosa non farà con l’amore che gli é estraneo, o peggio con quello che si concentra in se stesso?

Chi ama illecitamente una creatura nei limiti della legge naturale, conserva ancora un barlume di amore, perchè ama la creatura di Dio, ed in certo modo esce ancora fuori di sè, pur fermandosi sull’umana nullità; ma chi si riversa in se stesso, o ama per se stesso il turpe diletto che lo soddisfa, s’allontana così completamente dall’Amore, che si trova per necessità di fronte ai fulmini dell’Amore contrastato e profanato. Un peccato contro natura non conserva più neppure il più piccolo vestigio di amore, è turpe concentramento in se stesso, è orrore che Dio abomina e colpisce senza misericordia.

È un fatto che nessun peccato è colpito più severamente da Dio quanto quello dell’impurità; i più spaventosi flagelli che l’umanità ricorda, sono dovuti a questo peccato, le più gravi angustie della vita hanno questa triste radice. Le calamità del mondo, la rovina di tante città, i terremoti, le pestilenze, le guerre, la fame, hanno origine dall’impurità. Anche quando sono castighi dell’irreligione e della miscredenza hanno la radice nell’impurità, perchè l’irreligione è l’impurità dello spirito che infallibilmente, presto o tardi, diventa impurità della carne, come l’impurità della carne porta con sè quella dello spirito ed allontana da Dio.

Tu, piccolo verme umano, inutilmente tenti persuaderti che certi peccati sono frutto del tuo istinto o delle tue esigenze fisiologiche, inutilmente neghi Dio e la sua giustizia per essere più libero nelle tue degradazioni. L’Amore Eterno non ti dà tregua, ti insegue, e la lotta fra Lui e l’amore tuo recalcitrante è duello all’ultimo sangue. Egli ti castiga nel corpo e te ne fa sentire il peso, finchè tu non l’abomini e non ricacci da te la carne come oggetto indegno del tuo amore; Egli t’acceca la mente, t’indurisce il cuore, ti priva di ogni grazia, perchè tu nell’angoscia del tuo spirito lo cerchi come refrigerio. Egli a volte ti punisce con la stessa impurità, e permette che tu cada in abissi profondi di abominazione, che ti senta schiavo di abiti inveterati, e ti riconosca un orrore fin che non confessi il tuo male, e non ti emendi, dandoti vinto all’Amore che ti cerca e che solo può purificarti. Le tue vie sono tenebrose e piene di affanni, il tuo cuore è stretto da un torchio, l’anima tua cammina, come lo spirito immondo del quale parla l’Evangelo (Matt. XII, 43), per luoghi aridi, cercando riposo e non lo trova; cerca compagnie più cattive per tentare almeno così di gustificare il suo operato, ma è sempre angustiata finché non cede all’Amore Eterno che la insegue per amore!

Dio non rinunzia alle esigenze del suo amore, è l’unico diritto che vuol conservare pieno su di noi, perchè sa che solo l’amor suo ci sazia. L’affanno col quale l’impurità ci tormenta viene da Lui direttamente, Egli non si affida ad altri per punire l’amore infedele, e come per Sodoma e Gomorra è detto: “Il Signore piovve dal Signore sopra Sodoma e Gomorra zolfo e fuoco dal cielo”, così per ogni anima il flagello che punisce l’impurità viene direttamente dal Signore. Non fu un’eruzione vulcanica l’inabissamento delle città peccatrici, fu l’impeto dell’Amore contrastato che arse di sdegno; non vengono dalle creature i castighi sugli uomini impuri, vengono da Dio, è “il Signore che piove dal Signore fuoco e zolfo” di angustie e di desolazione su di loro. (…)

Il Signore facendo dire a Lot di salvarsi sulla montagna, di non voltarsi indietro e di non rimanere nel distretto della città peccatrice, c’insegna come dobbiamo salvarci dall’impurità: dobbiamo salire sui monti della contemplazione e dell’amor divino, dobbiamo allontanarci dai luoghi dove può ardere la concupiscenza, dobbiamo fuggire la colpa senza mai guardare ciò che c’indusse al peccato. Chi si converte e poi si volge indietro ritornando nelle occasioni del peccato, volontariamente si espone ad ardere nel fuoco della concupiscenza e perisce miseramente.

Vinci dunque Tu, o Signore, in questa mia carne già macchiata, vincimi con un altro fuoco, mandami lo Spirito Santo perchè io sia pura e ami Te solo sopra tutte le cose! Non permettere che io bruci nella fiamma della concupiscenza, ma brucia Tu col fuoco del tuo Santo Spirito le mie reni ed il mio cuore, affinché io ti serva col corpo casto e ti piaccia col cuore mondo. Eccomi, io mi ti do interamente, e non voglio che in me ci sia nulla di estraneo al tuo amore. Che se io sentissi in me gl’involontari moti della mia miseria, siano essi come gemiti della carne inferma che sospira a Te; e se fossi tormentato dalle tentazioni di satana, siano esse come combattimenti trionfanti per darti una vittoria più gloriosa e più piena. Tu nella morte dissolverai questo mio corpo per cancellarvi persino le orme che vi lasciò quello che ti è estraneo; sarà l’ultimo colpo del tuo amore trionfante, che strapperà l’anima all’angustia della carne, la libererà dal laccio e le darà ali di colomba per volare a Te. Io accetto sin da ora la morte e la dissoluzione di questo mio corpo in espiazione delle infedeltà del mio amore, e ti supplico a purificare l’anima mia col tuo Sangue, affinché essa non sia toccata da altra fiamma e non bruci d’altro amore che in quello dell’infinito tuo Amore!

(Don Dolindo Ruotolo dal commento al libro della Genesi)