CIÒ CHE LA CHIESA È, LO È IL MONDO. NON È LA POLITICA A DECIDERE PER LA PACE O LA GUERRA…LA CONDIZIONE DELLA CHIESA È DECISIVA!

Amici di Fulton John Sheen

Ciò che siamo noi, lo è la Chiesa; ciò che la Chiesa è, lo è il mondo. Il mondo, con tutto ciò che contiene, è in sostanza una strada maestra sulla quale la Sposa, ossia la Chiesa, avanza incontro allo Sposo per le nozze celesti. Non è la politica, in fondo, a decidere della guerra o della pace. Decisiva è la condizione della Chiesa che vive nel mondo e lo fa lievitare.

Leggere l’Antico Testamento è riconoscere nella storia la mano del Signore che benedice o punisce le nazioni a seconda dei loro deserti.
Ciò che noi facciamo per santificarci, santifica il mondo. Quando il pastore è pigro, il gregge è affamato; quando dorme, esso è perduto; quando è corrotto, il gregge si ammala; quando è infedele, perde il discernimento. Se il pastore non è disposto a sacrificarsi per le sue pecore, arrivano i lupi e se le divorano.

Ogni…

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IL SEGRETO DELLA FELICITÀ: “Il segreto della felicità è, per ogni uomo, vivere il più possibile vicino a Dio, e così vivrà anche più vicino al prossimo: tale è la sola e unica soluzione all’enigma dell’Amore”

Amici di Fulton John Sheen

Il segreto della felicità è, per ogni uomo, vivere il più possibile vicino a Dio, e così vivrà anche più vicino al prossimo: tale è la sola e unica soluzione all’enigma dell’Amore. In questo amore, che è Dio, si perfeziona l’amore di sé, poiché in Lui amiamo anche il prossimo nostro come noi stessi e per la stessa ragione. Se dunque io odierò qualcuno, rivolgerò il mio odio verso una creatura che è stata fatta da Dio, e se amerò me stesso escludendo Dio dovrò constatare che in realtà non sto amando, bensì odiando me stesso perché non vivrei all’altezza del mio essere umano chiamato a essere figlio di Dio mediante il battesimo e la vita in Cristo.

L’amore a primo acchito potrebbe sembrare una vera contraddizione: come possiamo infatti amare noi stessi senza essere egoisti? E come amare gli altri senza perdere se stessi? La risposta è questa: amando…

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C’È UNA SOLA SOLUZIONE ALLA DIFFICOLTÀ CHE DEVONO AFFRONTARE TUTTI GLI SPOSI NEL MATRIMONIO

Amici di Fulton John Sheen

La difficoltà che tutti coloro che sono sposati devono sperimentare è il paradosso del matrimonio e del romanticismo, dell’inseguimento e della cattura. Ciascuna di queste condizioni ha le sue gioie, ma non sono in armonia tra loro. Il matrimonio pone fine al corteggiamento come la cattura pone fine all’inseguimento, ma il corteggiamento non presume il matrimonio. Come comporre allora questa contraddizione? C’è un modo solo affinché l’anima non ne esca bruciata o inaridita, ed è di considerare tanto il corteggiamento quanto il matrimonio come incompleti.

In realtà il corteggiamento era un desiderio, una ricerca dell’infinito, l’inseguimento di un amore estatico, eterno, senza fine, mentre il matrimonio è il possesso d’un amore finito e frammentario, per quanto possa avere momenti di dolcezza. Si cercava un giardino, e si è finito con il mangiare una mela. Si implorava una melodia, e non ne è venuta fuori che una sola nota. A questo…

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SENZA IL DOLORE DEL PECCATO NON È CONCESSO IL PERDONO: “Il sacerdote dà l’assoluzione dai peccati nel sacramento, sempre che ci sia sufficiente dolore dello spirito, o contrizione, vale a dire odio del peccato commesso con la risoluzione di non peccare più”

Amici di Fulton John Sheen

Gli altri sacramenti richiedono che il soggetto abbia le disposizioni convenienti, ma queste non costituiscono la materia del sacramento. Nella penitenza, il dolore non è solo una condizione, bensì la materia stessa; poiché senza il dolore del peccato, non è concesso il perdono. Il sacerdote dà l’assoluzione dai peccati nel sacramento, sempre che ci sia sufficiente dolore dello spirito, o contrizione, vale a dire odio del peccato commesso con la risoluzione di non peccare più.

La parola contrizione è tratta da un termine latino che significa «macinare» o «polverizzare»; in senso ampio significa avere il cuore affranto. La contrizione è un dolore della mente, non uno sfogo emotivo o un rimorso psicologico. Il figliol prodigo è passato attraverso molti stadi emotivi di rimorso, specialmente quando nutriva i porci o realizzava quanto stessero meglio i servi in casa di suo padre. Ma il vero dolore non è arrivato fino a che…

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SUPERBIA, LUSSURIA E AVARIZIA: “Le anime devote fanno penitenza per gli eccessi altrui, come se ne fossero colpevoli”

Amici di Fulton John Sheen

Nessun animale è curioso della clorofilla quando vede una pianta, né uno scoiattolo soffre di un complesso di ansie per la paura che tra dieci anni possa esserci scarsità di nocciole. Ma gli impulsi e le passioni dell’uomo sono soggetti alla sua volontà. Non essendo questi meccanicamente ordinati come mezzi di salvezza della sua anima, egli può usare male le sue passioni, renderle fini a se stesse, tentare di trovare l’assoluto nella loro relatività.

L’amor proprio, che è naturalmente sano, può degenerare in autoadorazione: “Io sono la mia legge, la mia verità, la mia regola. Nessuno può dirmi nulla. Quel che ritengo giusto è giusto; quel che ritengo male è male. Perciò sono Dio”. È questo il peccato di superbia, la degenerazione dell’amor proprio in egotismo. Questa indebita autoinflazione è una delle cause principali dell’infelicità: più un pallone sarà gonfio, più riuscirà facile bucarlo. L’egotista procede cauto, nel continuo pericolo…

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